Farmacia Casci Ceccacci della Dr.ssa. Eleonora Bendoni

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Mal di Stomaco e Cambio di Stagione. Perchè?

Sia in autunno che in primavera molte persone si trovano a fare i conti con problemi di acidità di stomaco, gastrite o reflusso gastro-esofageo.
La necessità dell’organismo di adeguarsi ai repentini sbalzi climatici tipici del cambio stagione, può stimolare importanti vie nervose e ormonali che favoriscono un eccesso di secrezione acida nello stomaco, causando difficoltà digestive ed aggravando notevolmente una già presente sensibilità individuale.

Il cambiamento di stagione, ancor più se avviene in modo repentino, può stimolare connessioni nervose ed ormonali che portano ad un aumento di secrezioni acide nello stomaco.

Questo può portare ad una sensazione di bruciore allo stomaco e al rigurgito di materiale gastrico nell’esofago o, nei casi più importanti, nella parte superiore della bocca, con una sensazione di forte acidità.

Chi già soffre di disturbi, come acidità, reflusso gastroesofageo e gastrite, potrebbe notare quindi un notevole aumento dei sintomi. Chi, invece, generalmente non ha alcun tipo di problemi di questo tipo potrebbe iniziare ad avvertirli.

Ovviamente, non sempre è il cambio di stagione a causare disturbi all’apparato gastrointestinale. Spesso, infatti, la causa va ricercata dall’alimentazione o nel proprio stile di vita. In ogni caso, quando i sintomi si presentano ciclicamente e con frequenza, è sempre bene fare riferimento ad una figura specializzata

Come possiamo difenderci? Innanzitutto con una dieta sana ed equilibrata.
Il cambio di alimentazione tipico di questo periodo, in cui si passa dall’ampio consumo di frutta e verdura con l’assunzione di molta acqua dell’estate, alle cene ben più caloriche e annaffiate da alcolici tipiche dei mesi più freddi certo non aiuta.
Conviene, se si è soggetti a problemi di stomaco, limitare gli alimenti che possono stimolare la produzione di acido come il caffè, le bevande gassate, il brodo, gli estratti di carne, il cioccolato e la frutta secca.
Meglio ridurre anche i cibi “irritanti”, come pepe, chiodi di garofano e senape.
Per non appesantire lo stomaco, poi, conviene ridurre i piatti tropo elaborati, fatti di sughi e fritti.
E soprattutto è importante distribuire gli alimenti nel corso della giornata e non concentrare l’apporto di cibo solo nei pasti principali e soprattutto a cena.
Bisogna invece lasciare spazio anche a due spuntini per mantenere sempre “attivo” lo stomaco (gli alimenti presenti possono “tamponare” l’acido prodotto, quando passa troppo tempo tra un pasto e l’altro), senza affaticarlo.
Per il resto i farmaci di automedicazione possono, in base al tipo di sintomo, consentire di dominare al meglio la situazione, contrastando i fastidi.