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1 Dicembre: Giornata Mondiale HIV

Sembra una malattia del passato, ormai, legata a quel tempo in cui si vedevano personaggi circondati da una striscia viola nelle pubblicità in televisione. Sarebbe bello, in effetti, ma non è così: l’AIDS c’è ancora e bisogna parlarne, per non dimenticarsi di proteggersi, tutti, adulti, ragazzi alle prime armi, inconsapevoli che un bellissimo gesto d’amore potrebbe diventare un momento di infezione.
In Italia il virus dell’Hiv è trasmesso in quasi l’85% dei casi attraverso rapporti sessuali non protetti. Crescono le diagnosi fatte in ritardo che ostacolano l’avvio tempestivo delle terapie antiretrovirali (e una vita quasi normale).
PARLIAMONE ANCORA perchè L’AIDS (sindrome da immunodeficienza acquisita) non è più uno spauracchio grazie ai progressi scientifici fatti negli ultimi anni. Oggi chi scopre di avere l’HIV (virus dell’immunodeficienza umana) e inizia subito le terapie antiretrovirali, disponibili anche in nuove modalità terapeutiche, ha una prospettiva di vita simile a chi non ha l’Hiv.
L’Hiv si può trasmettere solo attraverso liquidi biologici – sangue e suoi derivati, sperma e secrezioni vaginali, latte materno – di una persona sieropositiva inconsapevole o che non è in terapia antiretrovirale efficace.
Le vie di trasmissione sono quindi:
• sessuale, attraverso rapporti etero o omosessuali non protetti da un efficace metodo di prevenzione come il profilattico mentre non proteggono dall’infezione il coito interrotto, l’uso della pillola anticoncezionale, del diaframma, dell’anello vaginale e della spirale;
• ematica: scambio di siringhe o condivisione di strumenti per l’uso di sostanze psicoattive; trasfusioni di sangue contaminato, anche se oggi è estremamente improbabile contrarre l’infezione da Hiv mediante una trasfusione di sangue poiché le unità di sangue sono sottoposte a screening obbligatorio con la conseguente eliminazione di quelle risultate positive all’Hiv;
•verticale: da madre sieropositiva a neonato durante la gravidanza, al momento del parto e, più raramente, attraverso l’allattamento al seno.
L’Hiv non si trasmette attraverso strette di mano, saliva, lacrime, sudore, urine, punture di zanzare, né condividendo le stesse stoviglie, né frequentando bagni, palestre, piscine e altri luoghi di convivenza per esempio di lavoro, scuole, ristoranti, mezzi di trasporto, né con carezze e baci.
Perciò non serve averne paura o ignorarla! PARLIAMONE E PRENDIAMO PRECAUZIONI!!

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